Un mese che fa pensare

Gennaio ci interpella con i temi della pace, delle migrazioni, dell’unità dei credenti in Cristo.

Inizio di anno esigente, visto il tenore delle iniziative che propone gennaio anche alla nostra comunità ecclesiale e civile. Il ‘la’ lo ha dato il Papa con il suo messaggio di Capodanno, quando ancora una volta invita cristiani e uomini e donne di buona volontà ad affrontare con l’intelligenza del cuore il grande tema delle migrazioni, fuggendo paure per realizzare società giuste ed accoglienti. E, quasi come in un ‘bis’ il prossimo 14 gennaio lo stesso Papa interpella la Chiesa universale proponendo nella Giornata mondiale del rifugiato un appello altrettanto impegnativo, concreto. Sarà il vescovo Franco, per l’occasione, a celebrare una S. Messa nella chiesa del Portone alle ore 19.15. Si avvicina anche l’appuntamento con la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, dal 18 al 25 gennaio che a Senigallia, in modoparticolare, coinvolgerà nell’animazione le associazioni ed i gruppi che danno vita alla Consulta delle aggregazioni laicali (vedi approfondimento a pag. 2 e 3).

L’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau, il 27 gennaio di ogni anno, ci fa fare i conti con la pagina più atroce della nostra storia contemporanea, in quella ‘Gioranta della memoria’ che si rivela sempre più necessaria anche per fronteggiare i tanti rigurgiti antisemiti e di intolleranza che qua e là inquietano la vecchia Europa. La preghiera di affidamento di queste istanze al Signore della storia e la testimonianza di un modo diverso di pensare e realizzare le relazioni sociali non sono un’aggiunta che viene chiesta alla nostra quotidianità. Sempre di più il cristianesimo, a rischio di estinzione nelle nostre latitudini, deve invece fare i conti con l’umano in ogni sua dimensione, tanto più quando chiede speranza e nuove possibilità di convivenza.

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