Ai confini della fede
Centotrenta persone, insieme al vescovo Franco, nel santuario portoghese di Fatima
Fatima, cento anni fa, era uno sperduto villaggio della campagna portoghese conosciuto giusto da chi ci abitava e da pochi altri. Oggi è meta per milioni di pellegrini, noi compresi, partiti con il vescovo Franco dalla diocesi di Senigallia. Come sempre accade nelle cose di Dio, ciò che è marginale, dimenticato, periferico – direbbe il Papa – diventa il centro, parla a tutti, racchiude in sé un segreto. Non quello di cui si parla e straparla quando c’è di mezzo Fatima (ormai tutto ciò che dovevamo sapere è noto).
Si tratta invece del ‘segreto della felicità’. Quella possibile, quella alla nostra portata, quella che per un attimo ha il potere di illuminare l’esistenza, quella che può convivere anche con giorni appesantiti da fatiche e delusioni. Tre piccoli, ignoranti pastori l’hanno ricevuto e subito accolto senza troppi ragionamenti. Si sono fidati di una luminosa Signora che li esortava a dare il meglio di loro stessi, ad affidarsi, a pregare per il mondo ed essere operatori di pace, ovunque. Tre piccoli santi, vite a cui assomigliare. Ecco le sorprese di un Dio che non si stanca mai di ‘innalzare gli umili’ e di volere la nostra gioia.