Il cibo salvato che sa tanto di buono

È nato il primo supermercato del cibo scaduto, a Berlino. Si tratta solo del primo, perché Raphael Fellmer intende estendere il suo progetto, e parlando all’Ansa non nasconde di essere piuttosto ambizioso: “Da nove anni lavoro contro lo spreco.

E il mio obiettivo è fare del ‘cibo salvato’ un mainstream. Dopo il vegan food, o il bio food, voglio che si lanci a livello globale il saved food”. E dunque in tedesco, nel quartiere borghese di Wilmersdorf, sulle baguette imbustate ormai una quindicina di giorni fa (stando alla data) in questo supermercato si legge “gerettet”, che in italiano significa “salvato”.

E le porti via alla metà del prezzo originario, come tutto il resto. Alla cassa del locale, per ora non troppo grande, c’è la fila. Anche se la cioccolata è scaduta da sei mesi, le patatine erano ufficialmente commestibili fino a luglio e le brioscine fino a gennaio scorso. Il sogno del fondatore va anche oltre la fila però: sta per lanciare le ordinazioni on line.

Il “cibo salvato” non deve essere penalizzato sul mercato, rispetto a quello oggi ritenuto da tutti di “prima scelta”.

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