Alzheimer: “Non più soli”, familiari e reti d’aiuto

di Silvia Fabri

Il nuovo progetto ‘Non più soli’, promosso dalla cooperativa Progetto Solidarietà di Senigallia grazie al cofinanziamento della Fondazione Cariverona, mira a garantire sostegno ai familiari dei malati di Alzheimer attraverso una serie di azioni di supporto psicologico e relazionale, a titolo gratuito.

L’assistenza alla persona malata di Alzheimer richiede un grande impegno ed è un compito estremamente difficile e gravoso che espone il familiare ad elevati livelli di stress, emotivo e fisico. L’esperienza maturata negli anni, il contatto e lo scambio con le tante persone e le loro famiglie hanno reso evidente alla cooperativa ‘Progetto Solidarietà’ che prendersi cura del malato non può prescindere dal prendersi cura del suo familiare e fargli sentire che “non è più solo”. Il progetto ‘Non più soli’ è qui che si inserisce. La richiesta di interventi è silenziosa e discreta da parte delle famiglie coinvolte ma le esperienze raccolte e le offerte promosse dalla cooperativa, che da anni si occupa di Alzheimer, con la collaborazione dell’associazione “alzheimer senza paura”, hanno fatto riscontrare quanto fosse urgente e necessario il potenziamento di servizi e di supporti dedicati ai familiari. ‘Non più soli’ prevede di coinvolge attivamente circa 30 nuclei familiari presenti sul territorio del Comune di Senigallia.

È previsto un incontro dedicato alla presentazione del progetto, a cui i cittadini sono invitati a partecipare, per conoscere le opportunità offerte dal Progetto. Per dare ascolto alle esigenze di tutti, gli incontri si svolgeranno in luoghi diversi e logisticamente strategici della città: venerdì 10 febbraio presso l’Oratorio della Cesanella, lunedì 13 presso il Centro Sociale Saline e il successivo giovedì 16 presso la sede della cooperativa Progetto Solidarietà in via Raffaello Sanzio 207/1. Gli incontri presieduti dalle psicoterapeute e dal responsabile della associazione dei familiari “alzheimer senza paura” si terranno alle ore 17,30. Gli interventi messi in campo dal progetto sono tanti, di sostegno e di formazione. Gli uni non escludono gli altri e la partecipazione è libera e gratuita. Gli interventi di sostegno, sono articolati in più proposte: – incontri con psicoterapeuti, rivolti al singolo nucleo familiare, mirati ad accompagnare la famiglia verso l’accettazione della malattia e l’ascolto del proprio vissuto emotivo. – incontri di gruppo, guidati da psicoterapeuti, finalizzati alla condivisione delle esperienze vissute, al confronto e allo scambio delle informazioni; – consulenza a domicilio, per migliorare l’adattamento dell’ambiente domestico, e offrire indicazioni concrete di aiuto nell’approccio al malato e nell’organizzazione delle sua giornata.

Gli interventi formativi sono invegli ce finalizzati a fornire competenze sul piano assistenziale, relazionale e comportamentale e toccheranno, specificatamente, l’area salute (igiene personale, alimentazione e movimento), l’area comunicazione (con esperto formato alle tecniche del conversazionalismo) e l’area comportamento (per la gestione delle autonomie e della quotidianità del malato).

Non poteva mancare, nell’ambito del progetto, la proposta degli Incontri al Caffè Alzheimer, servizio, per così dire “antico”, attivo fin dal 2009 , occasione in cui riscoprire momenti di allegria e spensieratezza con il proprio familiare malato e ritrovare relazioni e vivere scambi amicali. Per informazioni, è possibile contattare il coordinatore di ‘Non più soli’ al n. 3351741152, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.00.

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