Associazione Storia Contemporanea – #4
Scrivere la Storia di Senigallia
Il Prof. Marco Severini, Presidente dell’Associazione di Storia Contemporanea ci parla di “Senigallia, una storia contemporanea”, l’opera che verrà presentata a San Rocco il 26 gennaio alle ore 11:00.
L’Associazione di storia contemporanea (Asc) nasce il 13.01.2011 in un’aula dell’Università di Macerata. La finalità era ed è ancora quella di proporre un’idea di storia diversa, aggiornata, propositiva, ma soprattutto fatta dai giovani. Se è vero che per diventare storici è necessario intraprendere un lungo percorso che può durare anni, è pur vero che con la storia ci si può familiarizzare sin dalla giovane età. L’Asc oggi ha più di 400 soci e si occupa di storia politica, di genere, storia culturale e odeporica, cioè storia dei viaggi. Quello che accomuna tutti i soci è la passione per la storia contemporanea. I soci attivi sono tantissimi e l’Asc, per una quota di iscrizione di soli 12 euro annui, offre 2 riviste, una di taglio politico, l’altra di storia dei viaggi e consente di partecipare a numerose iniziative: convegni, rassegne di studi, presentazioni di libri. Inoltre gli associati hanno la possibilità di pubblicare gratuitamente una ricerca storica.
Prof. Severini vuole presentarci l’ultima fatica letteraria dell’Associazione?
Senigallia, una storia contemporanea è un’opera scritta da me ed altri 28 tra studiose e studiosi e cerca di ricostruire i tanti cambiamenti avvenuti nella città tra il 1860 ed il 2000. Per esempio, nel 1860 Senigallia era ancora una città ai confini dello Stato della Chiesa, l’economia era principalmente basata sulla Fiera Franca, che venne soppressa nel 1869. Già alcuni anni prima i cittadini senigalliesi svolgevano attività economiche ponendo le basi per quella che poi sarebbe diventata la fonte di sopravvivenza della città: il turismo. Molte delle innovazioni del ‘900 devono la loro origine agli ideali ed ai valori dell’800 e spesso Senigallia è stata in grado di anticipare gli eventi che poi si sarebbero svolti a livello nazionale ed internazionale. Per esempio, nel 1906, 10 donne, una di Senigallia ed altre 9 di Montemarciano, riuscirono, per la prima volta in Europa, ad ottenere il diritto di voto. Non vanno dimenticati poi i senigalliesi che parteciparono alla resistenza e contribuirono alla costruzione della Repubblica nel ’46. Questa viene descritta come espressione di tutte le forze antifasciste, vero, ma è un percorso iniziato già un secolo prima, da ideali e valori di generazioni che si sono battute per raggiungerlo.
Un’opera complessa: che gestazione ha avuto?
Senigallia è l’unica città marchigiana a non avere una storia contemporanea dedicata. Abbiamo deciso di colmare il vuoto con questo volume, che non è un punto di arrivo ma di partenza. È il frutto del lavoro di due anni e verrà presentato in questi termini a San Rocco il 26 gennaio alle ore 11:00. Una cosa di cui siamo fieri è che la prima copia di ogni pubblicazione la doniamo alla Biblioteca Comunale, così da renderla disponibile e fruibile da chiunque voglia.
Professore qual è oggi il rapporto tra i giovani e lo studio della storia?
È un rapporto complicato e articolato. Da una parte resiste l’idea di insegnare la storia in termini nozionistici e non problematici. Asc propone invece un approccio dialogico, in cui la storia si confronta con altre scienze umanistiche e sociali. In questo modo l’interesse dei giovani aumenta. La storia va resa fruibile e raccontata con linguaggi accessibili a tutti. Si tratta di una scienza soggettiva, di oggettivo c’è solo il fatto, che può essere interpretato da migliaia di persone. Il lavoro dello storico è quello di confrontare le fonti, fornire un’interpretazione e saperla raccontare nel rispetto delle regole deontologiche della professione.
Che ruolo ha il docente di storia nella nostra società?
In primo luogo ci tengo a sottolineare come il docente di scuola rappresenti una delle categorie più sottopagate e sottostimate d’Europa. Questa è una stortura inaccettabile.
Il docente è in primis un pedagogo, che educa, che sottrae da uno stato di minorità e invia il giovane verso l’età adulta. In questo quadro la storia può avere una dimensione costruttiva, di grande utilità. Per progettare al meglio il proprio futuro è indispensabile conoscere il passato.
Tracks
1# Bee Gees – Massachusetts bee gees
2# Lucio Dalla – L’Anno Che Verrà
3# Francesco De Gregori – La Donna Cannone
4# Pink Floyd – Money
5# Giorgio Faletti – Signor Tenente
6# Carly Simon – Nobody Does It Better
Programma condotto da Fabrizio Ricciardi
Foto: Mirko Silvestrini
Scritto da Luca Marconi e Fabrizio Ricciardi