Il coraggio dei giovani

di Don Andrea Baldoni

Sabato 24 marzo tante le proposte per la Giornata mondiale della gioventù diocesana

Coraggio significa metterci il cuore e nella Bibbia il cuore è la sede non solo dei sentimenti, ma anche dei pensieri, della volontà, dei desideri e di tutto ciò che caratterizza l’umano; il cuore è perciò anche il luogo in cui l’uomo si scopre abitato da un Altro-altro, e, dunque, nel decentramento da sé a favore del riconoscimento radicale dell’ Altro-altro ritrova se stesso perché in relazione non più isolato. Metterci il cuore è dunque scoprirsi per quello che si è veramente ed è significativo che questo messaggio Papa Francesco lo rivolga spesso ai giovani. Il tema della Gmgdi quest’anno (vedi programma a pag. 3) è: “Non temere Maria perché hai trovato grazia ai suoi occhi” (Lc 1,30) e si inserisce in un cammino in cui Papa Francesco propone ai giovani la figura di Maria come modello di ogni vita felice e piena perché essa è colei che “tutte le generazioni chiameranno beata”!

Già le Gmg degli anni 2014-16 hanno avuto come tema “le beatitudini” e ora si continua con un trittico di parole che narrano gli albori dell’Incarnazione del Signore: 2017 “grandicose ha fatto in me l’Onnipotente”, 2018 “non temere Maria perché hai trovato grazia ai suoi occhi” (Lc 1,30), 2019 “ecco la serva delSignore avvenga per me quello che hai detto” (Lc 1,38). Papa Francesco, come un buon padre o un bravo nonno, accompagna i giovani alla scoperta di Gesù e della sua proposta di felicità e lo fa non proponendo di acquistare prodotti facili a basso costo e non inneggiando a risultati brillanti senza fatica, ma avendo fiducia nel tempo, che spesso ha bisogno di desiderio, lavoro, attesa, pazienzae fiducia, indica ai giovani la possibilità di avere uno sguardo nuovo sulla vita.

Proprio oggi (nella Solennità di San Giuseppe, l’uomo dei sogni e dell’ascolto) Papa Francesco si è rivolto a trecento giovani di tutto il mondo scelti per partecipare in questi giorni ad un tempo di pre-sinodo, e li ha invitati (e forse li e ci ha spiazzati) a parlare con il cuore in quella sede, a tirare fuori da dentro “tutto ciò che sta loro a cuore con franchezza e libertà”.

Nel suo discorso sempre oggi il Papa ha detto: “i giovani vanno presi sul serio, non idolatrati ma resi protagonisti della loro vita” e ha continuato più direttamente a loro: “giovani parlate con coraggio! Qui, oggi ci vuole faccia tosta!

Qui la vergogna si lascia dietro la porta! Anche io quello che sento lo dico e se qualcuno si sente offeso chiedo perdono e vado avanti!”.

Ci meraviglia questa incredibile fiducia che Francesco ha nei giovani e anche il suo esporsi ed esporre la Chiesa a possibili critiche e attacchi giusti o meno che siano ma non si inventa nulla perchè già nel quinto secolo un nostro padre dell’Europa, san Benedetto affermava che in un monastero occorre ascoltare con la stessa attenzione un anziano e un giovane da poco entrato perchè spesso lo Spirito suggerisce a quest’ultimo la verità da ascoltare e compiere. Allora coraggio!

Giovani in cammino e adulti in cammino con loro!

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