Le sculture di Marta Palmieri

di Simona Marini

Oggetti misteriosi, arcaici, ceramiche spogliate di ogni compiacimento decorativo, testimoni di un sincretismo di culture distanti nel tempo e nello spazio. Cavità originarie come gusci, materia che porta segnata addosso la memoria, un ‘plasticare’ sobrio, primitivo e sorprendentemente attuale.

È l’arte di Marta Palmieri, giovane anconetana e talento emergente nel panorama della scultura contemporanea internazionale, che dal 21 al 25 novembre 2017 sarà accolta nello showroom Brocanelli di Serra De’ Conti (Via Caffarelli 1) grazie ad un progetto speciale di Nottenera sviluppato assieme a Brocanelli S.r.l con la direzione artistica di Sabrina Maggiori. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30, in occasione della Festa della Cicerchia.

Dopo le recenti mostre di Asolo, Montelupo Fiorentino, Vicenza, Appignano, e nella autorevolegalleria Hostler Burrows di New York, dopo aver partecipato come finalista alla 13esima Biennale Internazionale di Ceramica di Manises in Spagna, al 15a premio ‘Internacional Contemporanea’ di Saragozza e alla XIII Biennale Internazionale di Ceramica di Aveiro in Portogallo, Marta Palmieri torna ora ad esporre a Serra De’ Conti. Le sue opere, corpi luminosi che abbracciano il vuoto, s’impongono monumentali dialogando con lo spazio. Nell’intreccio tra luci e ombre, le direttrici delle linee oblique o dei bordi irregolari si propagano in un riverbero avvolgente. Nel suo percorso di vita, Marta Palmieri ha scelto di far suo un mestiere antico, fatto di incredibile perizia tecnica adoperata per una ricerca formale che sappia sfidare il tempo. Scegliendo di lavorare la ceramica ha accolto un modo di operare lento, rispettoso dei tempi della vita, della materia e quindi della terra.

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