Priva di fondamento la vicenda di discriminazione razziale

Nel giorno del patrono di Senigallia, San Paolino, spiace dover dedicare del tempo per fare chiarezza su una vicenda nata sostanzialmente da un ‘problema di comunicazione’ ed amplificata da un giornalismo a caccia di scoop.

Una giovane donna senegalese ha dichiarato di essere stata allontanata da un potenziale impiego soltanto perché di colore. Da qui si è messo in moto il circo mediatico nazionale, con più di una testata blasonata, per stigmatizzare la presunta discriminazione. Telecamere e taccuini da ogni dove per dire che Senigallia ha ospitato l’ennesimo caso di razzismo!

Ecco quanto ha dichiarato il vescovo Franco Manenti, che ben riassume come si è svolta l’intera vicenda: 

“La vicenda che ha portato alla ribalta della cronaca nazionale Senigallia per un presunto caso di discriminazione razziale è del tutto priva di fondamento. E’ certo che, come è stato riconosciuto da più parti, si è trattato di un equivoco.

Esprimo piena fiducia al Presidente della Fondazione Opera Pia ‘Mastai-Ferretti’, Mario Vichi e ai suoi collaboratori, incoraggiandoli nel loro prezioso lavoro in questa realtà senigalliese di ospitalità e di qualificata assistenza per tante persone anziane e fragili. Esprimo fiducia, inoltre, sull’operato della Cooperativa sociale ‘Progetto solidarietà’ del cui servizio la Fondazione si avvale da tempo, avendo la stessa verificato professionalità, efficienza e rispetto della dignità di ogni suo operatore.

Il disagio vissuto dalla signora Fatima, per cui mi dispiaccio, conferma la necessità di un impegno per l’integrazione e la serena convivenza di cui la comunità cristiana è consapevole e per le quali continua ad operare”.

+ Franco Manenti, vescovo di Senigallia

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